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La poesia operaia In Francia (1830-1850)

14,25

di Massimo Blanco

Roma, 2016, formato cm 15×21, pag. 120

ISBN: 9788875752392
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Descrizione

Mentre va maturando il passaggio dal Romanticismo alle forme più originali e note della seconda metà dell’Ottocento, quelle di Baudelaire, Mallarmé e Rimbaud, si sviluppa in Francia l’interessante fenomeno della poesia operaia. Operatori non specializzati, ma sostenuti da scrittori di sicura fama (come Gautier, Sand, Sue e Béranger), si fanno interpreti delle profonde trasformazioni politiche e materiali della società del tempo.

Attraverso l’analisi tematica di questa vasta produzione, non sempre concettualmente omogenea, questo saggio indaga il legame tra queste voci “d’en bas” e i successivi esiti della poesia francese. In particolar modo, nell’aderenza e nella contestuale, sotterranea, presa di distanze da alcuni principi dell’ideologia sansimoniana si riconosce una possibile origine del disimpegno sociale e politico che, da Baudelaire in poi, sarà caratteristico della poesia francese della seconda metà del secolo.

Massimo Blanco insegna Letteratura francese presso “Sapienza” – Università di Roma, Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali. È autore di varie monografie tra cui: Cerchi d’acqua. Materiali per Paul Valéry, Roma 2003; Vedere il Pensiero. Breton, Artaud, Tzara, Viterbo 2010; Corpi nell’intervallo. Classico e anticlassico da Mallarmé a du Bouchet, Manziana 2012; Leggere Baudelaire, Roma 2013.