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Salviati a Venezia

38,00

Un artista immigrato nell’Italia del Cinquecento

di Mattia Biffis

Roma, 2021, formato cm 17×24, pag. 232, illustrazioni a colori

ISBN 9788875753894
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Descrizione

Cosa significa essere un pittore migrante nell’Italia frammentata e cosmopolita del Cinquecento? Questo libro cerca di fornire una risposta a una domanda tanto insolita quanto attuale, ricostruendo le vicende biografiche e professionali di Giuseppe Porta, il pittore garfagnino meglio noto col nome di Giuseppe Salviati (1520-1575). La sua carriera riflette molte di quelle urgenze di mobilità e formazione che furono proprie di una generazione di artisti cresciuti col mito di Raffaello e Michelangelo, in incessante movimento tra i principali centri della penisola alla ricerca di occasioni di lavoro e di crescita professionale. Dalla natia Garfagnana, egli si portò prima a Roma, per poi volgersi nuovamente verso nord per raggiungere Venezia passando per Firenze e Bologna. Nella Serenissima decise di fermarsi in pianta stabile, di prender moglie e metter su famiglia, entrando nelle grazie dei committenti locali. Pittore prolifico e abile disegnatore, Salviati diede prova di sé anche nella scrittura, elaborando un originale progetto di catalogazione universale dei suoni rimasto in forma manoscritta. Attraverso un’attenta ricostruzione delle sue vicende artistiche e intellettuali, questo libro fa dunque luce su uno dei protagonisti della pittura veneziana del Cinquecento, rimasto ingiustamente fino ad oggi ai margini della storia dell’arte.

Mattia Biffis è ricercatore all’Università di Oslo, dove insegna storia dell’arte moderna. Dopo gli studi a Londra e Venezia, è stato research associate presso il Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery of Art di Washington DC. Specialista di cultura visiva dal XV al XVIII secolo, la sua ricerca affronta in particolare questioni di mobilità e circolazione di idee e immagini nell’area mediterranea nella prima età moderna.