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La pittura a Gaeta tra Seicento e Settecento

23,75

di Christian Bonaventura

Roma, 2022, formato cm 17×24, pag. 200, illustrazioni a colori

ISBN 9788875753979
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Descrizione

Vivacizzata sin dall’epoca medievale da una classe mercantile intraprendente e da un clero tanto orgoglioso quanto ambizioso, in età moderna Gaeta continuò a giocare sempre in prima linea nelle dinamiche che animarono il Regno di Napoli, privilegiata anche da una posizione geo-politica straordinaria che la rese successivamente uno dei luoghi più emblematici del potere borbonico.
Patria di astri di assoluta grandezza nel firmamento della pittura italiana come Scipione Pulzone (1544 circa-1598) e Sebastiano Conca (1680-1764), il centro litorale seppe consolidarsi come uno dei poli più attrattivi per i maestri attivi nel Viceregno e nell’Urbe, impreziosendo il proprio patrimonio artistico attraverso testimonianze pittoriche sempre al passo con i fatti più significativi andati in scena tra Roma e Napoli.
Il volume ricompone le vicende della pittura gaetana con un impianto di tipo monografico, analizzando le espressioni artistiche manifestatesi in città nell’arco di due secoli, e proponendosi così come un aggiornato strumento critico.

Christian Bonaventura si è laureato nel 2020 presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale discutendo una tesi in Storia dell’Arte Moderna dal titolo La Pittura a Gaeta tra Seicento e Settecento (relatore Mauro Vincenzo Fontana). Autore di altri contributi all’interno di volumi collettanei e cataloghi di mostra, nel 2021-2022 è borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze, dove prosegue la sua attività di ricerca sulla pittura e il disegno meridionali.