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Il dio dell’allegria

23,75

Leggere, scrivere, rinascere nella cultura tardoantica

di Fabio Troncarelli

Roma, 2023, formato cm 15×21, pag. 200, illustrazioni a colori e in bianco e nero

ISBN 9788875754464
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Categoria:

Descrizione

Questo libro è dedicato a Bes, il dio dell’allegria degli Egiziani, il cui culto ha avuto una grande diffusione tra Greci e Romani, nel mondo antico e soprattutto tardoantico. Brutto, deforme, ma geniale e sorprendente, Bes insegna agli uomini l’arte del riso, della fantasia, della creatività e li invita – perché no? – ad abbandonarsi a un sano piacere, a un’euforia moderata e intelligente, alternativa rispetto all’esaltazione senza freni dei seguaci di Dioniso. Una sana vitalità che lo promuove spontaneamente al ruolo di benefico protettore della nascita e della rinascita. La sopravvivenza del suo mito e del suo culto nel contesto latino e greco è poco nota e mostra un aspetto inedito, inconsueto, anticonformista della civiltà antica. Il paganesimo morente e il cristianesimo nascente tennero in grande considerazione il patrono del buonumore, dello scherzo, della genialità, del buon vino e dell’eros, temperato dall’affetto e dal rispetto per l’altro: un personaggio anomalo che coincide con quello che gli antropologi chiamano il “divino briccone”. Il “briccone” è, per definizione, l’essere che oltrepassa ogni limite e ogni confine. Infatti attraversa e infrange le regole fisiche e sociali, viola i principi dell’ordine costituito, sconvolgendo giocosamente la vita normale e poi ricreandola, su nuove basi, con un’esuberanza e una fantasia che somigliano a quelle di Pulcinella. I nostri concetti di giusto e sbagliato, sacro e profano, pulito e sporco, maschio e femmina, giovane e vecchio, vivente e morto sono continuamente messi in discussione dal “briccone”, che ogni volta varcherà la linea di confine e confonderà le distinzioni. Egli rappresenta, dunque, l’ambiguità e l’ambivalenza, la doppiezza e la duplicità, la contraddizione e il paradosso. Con le sue capriole, fisiche e verbali, ci esorta a non dimenticare che esiste un mondo a rovescio, simmetrico al mondo che pretende di essere diritto e che abbiamo diritto di abitarlo.

Fabio Troncarelli ha insegnato Paleografia nelle Università di Roma, Firenze e Viterbo. Ha tenuto seminari alle Università di York, di Murfreesboro e di Urbana Champaign (USA), a Toronto, a Girona e Alcalà de Henares, a Losanna, all’École des Hautes Études di Parigi e dirige la rivista di paleografia “Litterae Caelestes”. Tra le sue numerose pubblicazioni: Tradizioni perdute. La Consolatio Philosophiae nell’alto Medioevo (Padova, 1981); Vivarium. I libri, il destino (Turnhout, 1998); L’ombra di Boezio: memoria e destino di un filosofo senza dogmi (Napoli, 2013); L’antica fiamma: Boezio e la memoria del sapere antico nell’Alto Medioevo (Roma, 2017). Ha curato la traduzione della Consolazione della Filosofia di Boezio (Milano, 2019). Con Artemide ha pubblicato La lettera rubata. Segni speciali e immagini simboliche nei codici di Cassiodoro (2020), Il teatro delle ombre. Scritture nascoste e immagini invisibili in codici e mosaici tardoantichi (2021), La consolazione della Chimera. Parole e immagini negli autografi di Boezio (2022).