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Cogliam d’amor la rosa

19,00

Variazioni nella poesia spagnola e altrove

di Maria Cristina Assumma

Roma, 2021, formato cm 15×21, pag. 128, illustrazioni 14 a colori

  ISBN 9788875753887

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Descrizione

Il fascio di significati simbolici che caratterizza la rosa fa sì che essa funga da motivo chiave di una molteplicità di variazioni poetiche, colte e popolari, alte e basse, eccelse e dozzinali, sacre e profane, serie e facete, caste e oscene, antiche e moderne, di alcune delle quali questo testo intende dare contezza, con una particolare messa a fuoco delle lettere spagnole. Ecco dunque un alquanto bizzarro, policromo mazzo di rose, ove i cantori anonimi della tradizione popolare antica e moderna si affiancano a Orazio, Catullo, Ausonio, Guido Cavalcanti, Cielo D’Alcamo, Lorenzo de’ Medici, Bernardo e Torquato Tasso, Pierre de Ronsard, Garcilaso de la Vega, Lope de Vega, Luis de Góngora, Juan Meléndez Valdés, Hermann Hesse, Dino Campana, Ramón Gómez de la Serna, Federico García Lorca, Trilussa, Umberto Saba, Jorge Luis Borges, ecc.

Maria Cristina Assumma è professore associato di Letteratura spagnola presso lo IULM di Milano. Tra le sue principale aree di ricerca vi è la dialettica tra cultismo e popolarismo e tra oralità e scrittura nell’opera poetica di Gustavo Adolfo Bécquer, Manuel Machado e Federico García Lorca. Con Artemide ha pubblicato La voce del poeta. Federico García Lorca, l’oralità e la tradizione popolare (2007); Lorca e Alberti. Tradizione e avanguardia (2009); Dirottamenti sul tango e sul flamenco. Studi letterari e antropologici (2020).