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Tempo, spazio e architetture

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Avezzano cento anni o poco più

di Simonetta Ciranna, Patrizia Montuori

Roma, 2015, formato cm 24×28, pag. 240, ill. a colori

ISBN: 9788875752224
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COD: 9788875752224 Categorie: ,

Descrizione

Tempo, spazio e architetture rappresentano le chiavi di lettura di questo studio; parole che, parafrasando il titolo di un’opera chiave della storia dell’architettura moderna (Siegfried Giedion, Space, Time and Architecture: The Growth of a New Tradition, 1941), raggelano l’identità urbana ed edilizia di Avezzano: una città di cento anni o poco più.
La storia “vera” di una città nella cui pianificazione urbana ed edilizia, ripercorsa a partire dagli anni quaranta dell’Ottocento e fino e oltre il sisma del 1915, ritornano sia i modelli sistini sia il tecnologismo ottocentesco, a cui Giedion riconduce la continuità della Storia e le basi degli architetti moderni.

La distruzione causata dal terremoto fonde in un corto circuito l’interrelazione spazio-tempo, il rapporto spazio- architettura e costruzione-architettura (o ingegneria-architettura). Temi che rinviano alle trasformazioni urbanistiche delle città europee dell’Ottocento, all’entusiasmo per una modernizzazione simbolo e aspirazione di un benessere diffuso, fino alle sperimentazioni tecniche dei nuovi materiali, del cemento armato in particolare. Una trama d’idee e fatti che si confrontano prima con la sostanza viva di un piccolo borgo murato dal tessuto medievale segnato nel corso dei secoli da chiari poli religiosi e civili e, poi, dopo il sisma, con la tabula rasa delle demolizioni e, quindi, di una possibile “libera” reinvenzione.

La ricomposizione di cento anni di storia evidenzia come il sisma, ha sì inciso energicamente sulla ridefinizione dell’organismo urbano, ma le modificazioni da esso provocate sono sia in continuità con un più complesso processo di cambiamento, sia il prodotto d’interessi specifici, della struttura socio-economica e della cultura politica e istituzionale nazionali e locali, e, ancora, il risultato di modelli di autorappresentazione in bilico tra continuità e desiderio di rottura con il passato.

Simonetta Ciranna è architetto, professore associato di Storia dell’Architettura e membro del Dottorato di ricerca presso il Dipartimento d’Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale dell’Università dell’Aquila.
L’Ottocento è campo privilegiato dei suoi studi, oggetto di relazioni in convegni e seminari nazionali e internazionali, e di pubblicazioni in riviste specializzate e monografie. Tra queste Architettura e città nell’Ottocento. Percorsi e protagonisti di una storia europea, 2011 (con G. Doti e M.L. Neri). Sull’Abruzzo ha curato i volumi Dall’Adriatico al Gran Sasso. Architetture e progetti del nuovo millennio, 2009; L’Aquila oltre i terremoti. Costruzioni e ricostruzioni della città, 2011 (con M. Vaquero Piñeiro) e Avezzano, la Marsica e il circondario a cento anni dal sisma del 1915. Città e Territori tra cancellazione e reinvenzione, 2015 (con P. Montuori)

Patrizia Montuori è architetto, dottore di ricerca in Riqualificazione e Recupero Insediativo (2005, Sapienza Università di Roma) e docente a contratto di Storia dell’Architettura (DICEAA, Università dell’Aquila). La sua attività scientifica verte sulla storia e il restauro dell’architettura moderna e della città, temi oggetto di pubblicazioni e contributi presentati in convegni nazionali e internazionali. Ha curato il libro LIMA, Hıstorıc Center. Analysis and Restoration, 2012 (con G. Palmerio e A. Lombardi) e nel 2015 il volume Avezzano, la Marsica e il circondario a cento anni dal sisma del 1915. Città e territori tra cancellazione e reinvenzione (con S. Ciranna).