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Proust in progress 1971-2015

28,50

di Jacqueline Risset

*** N. 3 della collana Proteo/Risset***

Roma, 2020, formato cm 15×21, pag. 312

ISBN 9788875753481

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Descrizione

Coniugando la lezione della linguistica, della psicanalisi e della sociologia del sacro, Jacqueline Risset ci apre alla figura straordinariamente attuale di un Proust post-cristiano, convocandoci ad una lettura «iniziatica», in cui l’io narrante ci conduce al «cuore oscuro della verità», lungo i sentieri rivelatori di una «discesa agli inferi».
Nel crogiolo della sua scrittura – afferma Yves Bonnefoy – À la recherche du temps perdu raccoglie l’oro di istanti un tempo pienamente vissuti. Questo grande libro è, più esattamente, un poema in prosa, il più vasto che la storia delle lettere conosca. E Jacqueline Risset lo attesta, quando talora, tra questi saggi francesi e italiani raccolti qui per la prima volta, lo accosta alla Divina Commedia, il più grande poema in versi. Recherche e Commedia, due itinerari dell’anima di uguale vastità e sguardo, prendono allora a parlarsi da una riva all’altra del pensiero dell’Occidente.

Jacqueline Risset (Besançon 1936 – Roma 2014) è poeta e scrittrice. Già membro di “Tel Quel” e del Gruppo 63, ha insegnato letteratura francese all’Università Roma Tre. Nei suoi volumi, anche di poesia e di critica, Proust è tra gli autori faro (Puissances du Sommeil, 1996; Une certaine joie. Essai sur Proust, 2009; Les Instants les éclairs, 2014). Studiosa di Dante Alighieri, ha tradotto in francese la Divina Commedia (1985-1990) e le Rime (2014). Per Artemide, nella collana “Proteo”, ha curato Bataille-Sartre. Un dialogo incompiuto (2002) e Scene del sogno (2003); e ora sono apparsi, in “Proteo/Risset” collana a lei dedicata, Tradurre l’Europa (2017), e il suo Georges Bataille (2018) postumo.