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Oltre il patto autobiografico. Da Barthes a Coetzee

19,00

di Lucia Fiorella

Roma, 2020, formato cm 15×21, pag. 160

ISBN 9788875753603

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Descrizione

Autobiografie al presente, in terza persona, anonime, fantastico- grottesche, autodenigratorie; e ancora: otobiografie, altrobiografie, autofinzioni, biografie e interviste fittizie. Sono solo alcune delle forme che eccedono la celebre teorizzazione di Philippe Lejeune, che con Il Patto autobiografico (1975) ha rifondato gli autobiographical studies; forme che costringono a estendere via via le definizioni e gli spazi letterari delle scritture della vita. Partendo da una ricognizione storiografica sull’impatto del post-strutturalismo (in particolare di Roland Barthes, Jacques Derrida e Paul De Man) sull’autobiografia contemporanea, Lucia Fiorella prende in esame questi casi-limite a livello sia teorico sia critico, illustrando gli aspetti sperimentali delle opere di grandi innovatori del genere, soprattutto J.M. Coetzee, ma anche di artisti come Emilio Isgrò e Christoph Schlingensief.

Lucia Fiorella si è addottorata in Anglistica e Americanistica presso l’Università di Firenze, dove ha insegnato Letteratura Inglese. Attualmente è docente di ruolo di inglese nelle scuole secondarie superiori. Ha scritto la prima monografia in Italia su J.M. Coetzee (Figure del Male nella narrativa di J.M. Coetzee, ETS, 2006) e ha curato le edizioni di alcuni classici della letteratura inglese e americana (Dickens, Hawthorne, Conrad). Ha pubblicato articoli su Wilkie Collins, Philip Roth, J.G. Ballard; come comparatista, ha scritto otto voci per il Dizionario dei temi letterari (UTET, 2007). Ha lavorato inoltre sulle rappresentazioni letterarie della follia e sull’immaginario delle esplorazioni polari di inizio Novecento.