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Le prime voci dell’italofonia albanese

19,00

Elvira Dones, Ornela Vorpsi,
Anilda Ibrahimi

di Fabio M. Rocchi

Roma, 2021, formato cm 15×21, pag. 240

ISBN 9788875753771

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Descrizione

Sotto l’etichetta della migrazione italofona di area balcanica sono state raccolte, soprattutto nel primo decennio degli anni Duemila, numerose testimonianze letterarie, autentiche e dolorose, che provenivano da un mondo in dissoluzione. I conflitti etnici e geopolitici che hanno attraversato quelle terre sul finire del secolo scorso, assieme alle depressioni tardocapitaliste successive, hanno liberato voci che erano spinte dall’urgenza di raccontare, nel tentativo di ricostruire per sé e per le generazioni future una nuova e più complessa identità.
Iscritta in tali coordinate, la letteratura italofona di provenienza albanese costituisce certamente un fenomeno consistente. In due decenni si è formato un vero e proprio canone compatto di autori, tutt’ora in evoluzione, con moltissimi nomi e una bibliografia critica piuttosto estesa.

La prima fase di quello che, dunque, deve essere considerato come un vero e proprio movimento letterario, è rappresentata da tre straordinarie figure femminili, scrittrici e intellettuali. Elvira Dones, Ornela Vorpsi e Anilda Ibrahimi prendono la parola dopo il crollo del regime di Enver Hoxha e delineano, di storia in storia, un universo narrativo affascinante e molteplice, sempre più lontano dai postumi di quel trauma collettivo e al contrario progressivamente inserito in una attualità globalizzata. Questo libro ne analizza le opere, in un confronto serrato con i testi, nel tentativo di distinguere la rispettiva originalità degli immaginari.

Fabio M. Rocchi è docente presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Tirana, dove insegna Lingua e Letteratura Italiana.
Ha pubblicato numerosi articoli critici in riviste specialistiche, occupandosi del romanzo italiano tra Otto e Novecento. Altre sue analisi sono state dedicate alle opere di Paolo Volponi, Robert Walser ed Ezio Sinigaglia. Attualmente i suoi interessi si concentrano sulle forme brevi della narrativa contemporanea, con particolare attenzione riservata allo scenario italiano.