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La scintilla divina

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Il disegno a Roma tra Cinque e Seicento

a cura di Stefan Albl, Marco Simone Bolzoni

Roma, 2020, formato cm 17×24, pag. 464, illustrazioni a colori e in bianco e nero

ISBN 9788875753351

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Descrizione

Gli anni di raccordo tra un secolo e un altro sono sempre stati teatro, nel corso della storia, di fenomeni innovativi che hanno spesso condotto a mutamenti profondi, a volte rivoluzionari. Fra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, Roma, al tempo la più importante capitale europea, fu meta imprescindibile per talenti in cerca di fortuna o desiderosi di compiere il proprio tirocinio artistico. La compresenza in città di Michelangelo Merisi da Caravaggio e di Annibale Carracci segnò l’avvio di una nuova stagione artistica e una svolta cruciale per i destini della storia dell’arte a Roma e non solo. Operarono però al contempo, e in parallelo a Caravaggio e Carracci, anche artisti la cui fama è stata fino a tempi piuttosto recenti oscurata dalla risonanza dei due “campioni” del Seicento italiano. I percorsi professionali di tali artisti, spesso considerati retorici portavoce dell’establishment pontificio – e dunque personalità conformiste e di minore interesse –, restano ancora in larga misura da mettere a fuoco.
Su questo cruciale momento è posta l’attenzione del volume. Nei saggi che lo compongono si è cercato di presentare uno scenario più complesso di quello delineato dalla storiografia e di dare lettura delle interazioni che intercorsero tra gli artisti operanti a Roma nello stretto giro di anni che fanno da cerniera tra i due secoli, scegliendo come punto di osservazione privilegiato quello del disegno, lo strumento più intimo dell’operare dell’artista, in cui, prima ancora che nella pittura, si manifestarono i caratteri di innovazione e sperimentazione e l’entusiasmo degli artisti nei confronti di idee nuove, a volte incredibilmente moderne.

Stefan Albl insegna Arte del Rinascimento e del Barocco italiano al Dipartimento di storia dell’arte dell’università di Vienna. È stato assistente scientifico presso la Bibliotheca Hertziana di Roma e Research Associate presso il Center for Advanced Study in the Visual Arts alla National Gallery of Art di Washington. Nell’ambito del suo dottorato si è occupato del pittore Pietro Testa.
Con la casa editrice Artemide ha curato libri su arte e cultura del Seicento e su questioni di metodo inerenti alla disciplina della storia dell’arte, tra i quali si ricordano I pittori del dissenso. Giovanni Benedetto Castiglione, Andrea de Leone, Pier Francesco Mola, Pietro Testa, Salvator Rosa (2014); Il metodo del conoscitore: approcci, limiti, prospettive (2016); I filosofi antichi nell’arte italiana del Seicento. Stile, iconografia, contesti (2017).

Marco Simone Bolzoni è attualmente Curator of Old Master and 19th Century Drawings della collezione di arti grafiche di Debra e Leon Black a New York.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche dedicate allo studio del disegno italiano in epoca moderna, tra cui la monografia Il Cavalier Giuseppe Cesari d’Arpino. Maestro del disegno. Catalogo ragionato dell’opera grafica (2013); ha lavorato presso la Morgan Library & Museum dove ha curato diverse esposizioni, tra cui Thomas Gainsborough: Experiments in Drawing (2018). È stato inoltre post doctoral fellow presso la Frick Collection – Center for the History of Collecting (2013/2014), Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (2015), e l’Italian Academy for Advanced Studies – Columbia University (2018).