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Felix Austria?

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Nuove tendenze nella letteratura austriaca

a cura di Alessandra Schininà 

Roma, 2014, formato cm 15×21, pag. 240, ill. in bianco e nero

ISBN: 9788875752149
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Descrizione

Nel passato l’Austria si è rivelata un “paese felice” dal punto di vista della creatività  letteraria, in quanto interprete e anticipatrice di cambiamenti epocali che non hanno riguardato solo la sfera artistica. È ancora oggi così? Quale XXI secolo si percepisce e si preannuncia nelle pagine di autrici e autori mitteleuropei sempre più partecipi di una dimensione globale? Non si tratta soltanto di analizzare la capacità  di tradurre in scrittura la contemporaneità , ma anche di capire se la letteratura e il teatro sono ancora in grado di rispondere alle sfide che il mondo attuale ci pone. In questo senso al tema della denuncia e rielaborazione del passato nazista e del recupero della memoria, Leitmotiv di tanta letteratura austriaca degli anni Ottanta e Novanta, si affiancano problematiche di dimensioni sovranazionali, quali i nuovi fenomeni migratori, l’informatizzazione della vita quotidiana, la crisi economica, le catastrofi ambientali. Dai contributi raccolti in questa prima ricognizione del panorama letterario austriaco contemporaneo risulta come autrici e autori già  noti – Elfriede Jelinek, Gerhard Roth, Christoph Ransmayr, Robert Schindel, Robert Menasse, Friederike Mayröcker, Ruth Kluger – e figure emergenti – Maja Haderlap, Clemens Setz, Kathrin Röggla – siano estremamente reattivi ai cambiamenti portati dalla mondializzazione, non rinunciando alla prospettiva storica-filosofica-esistenziale o allo scavo e esperimento linguistico. Al contrario, proprio lo spazio letterario viene considerato e vissuto come alternativa possibile ai tentativi di omologazione e appiattimento sul presente.

Alessandra Schininà  insegna letteratura tedesca presso la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere di Ragusa (Università  di Catania) ed è autrice di numerosi studi sulla letteratura austriaca. Gli ultimi volumi pubblicati sono Esilio e memoria nella narrativa austriaca (Roma, 2013) e Studien uber das österreichische Theater der Gegenwart/Studi sul teatro austriaco contemporaneo (St. Ingbert, 2013).

Indice:

Introduzione; La fine dell’Opfer-Mythos e le nuove sfide dell’era globale: profilo storico-politico dell’Austria contemporanea di Giovanna Schininà; Suoni e voci nella catastrofe. Kein Licht (2011) e Fukushima-Epilog (2012) di Elfriede Jelinek di Lucia Perrone Capano; Goethe als Stütze. Anmerkungen zu Elfriede Jelineks Fauststück di Jutta Linder; La provincia austriaca in Der stille Ozean di Gerhard Roth di Eugenio Spedicato; Così lontano, così vicino. Atlante di un uomo timoroso di Christoph Ransmayr di Hermann Dorowin; Robert Schindels Der Kalte: ein Palimpset di Elin Nesje Vestili; Robert Menasse tra letteratura e impegno: Le Poetikvorlesungen di un eretico di Margherita Cottone; “Flächen von wildem Sprach Fleisch”/ “Superfici di impetuosa carne lingua”: étiudes di Friederike Mayröcker (2013) di Massimo Bonifazio; Ruth Klüger ed il tentativo di trasporre l’orrore in poesia di Giuliana Cacciola; Kunst- und Kulturenrichtungen als Firmen. Zur Zerstörung künstlerischen Engagements di Herbert Arlt; Un hype per il teatro post-migrante di Gabriele C. Pfeiffer; L’imbuto del passato / la rete dei racconti: Engel des Vergessens di Maja Haderlap di Giusi Zanasi; Dalla ragazza alata alla madre simil-prostituta: per non riuscire a vivere “al tempo del bambino d’argilla” di Clemente Setz di Beatrice Talamo; Insonni e in stato d’allarme. I nuovi mostri nei testi di Kathrin Röggla di Alessandra Schininà; Note biografiche.